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3. (1874) La mitologia greca e romana. Volume II « Parte III. Semidei, indigeti ed eroi — XLVI. Giasone e Medea » pp. 342-489

Gli antichi dissero che non andò al Tartaro ma agli Elisii, e che in Grecia aveva un Oracolo dei più celebrati e rendeva responsi dei più veridici. […] L’inimicizia e la perfidia impareggiabile di questi due mostruosi fratelli furono rese più orribili dalle amplificazioni degli antichi pœti. […] XLV e XLVIII, ed accennammo che oltre gli antichi poeti ne avevan parlato anche Dante e l’Ariosto. […] 6ª La Sibilla Samia, di cui Eratòstene lasciò scritto che ne era stata fatta menzione negli antichi annali dei Samii. […] Dicono gli scrittori antichi che alla foce del fiume Fasi v’era una città omonima che apparteneva al regno della Colchide.

4. (1855) Della interpretazione de’ miti e simboli eterodossi per lo intendimento della mitologia pp. 3-62

Ora delle varie specie di mito, onde gli antichi eterodossi veneravano molt’Iddii. […] Adorni gli antichi nostri padri di non volgare sapienza, volendo esprimere la natura, le forze ed i suoi fenomeni, si giovarono di miti e di simboli. […] In questo noi troviamo un mito, che non ha difficile interpetrazione, e ci viene porta dagli stessi antichi poeti. […] Co’miti dunque di Mercurio gli antichi non intendevano che il mirabile magistero della parola. […] Caosse era il mio nome da gli antichi.

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