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8. (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — XXX. Stato delle anime dopo la morte, secondo la Mitologia » pp. 216-231

Io pria torrei « Servir bifolco per mercede, a cui « Più scarso il cibo difendesse i giorni, « Che del Mondo defunto aver l’impero. […] Salmoneo, fratello di Sisifo, era sì pien d’orgoglio per aver conquistato l’Elide, « Che temerario veramente ed empio « Fu di voler, quale il Tonante in cielo, « Tonar quaggiuso e folgorare a prova. […] che con le fiaccole e co’bronzi « E con lo scalpitar de’suoi ronzini, « I tuoni, i nembi, i folgori imitava, « Che imitar non si ponno. E ben fu degno « Ch’ei provasse per man del padre eterno « D’altro fulmine il colpo e d’altro vampo « Che di tede e di fumo ; e degno ancora « Che nel baratro andasse »269. […] Perciò quando egli nel Canto xix con devota ammirazione esclama : « O somma sapïenza, quanta è l’arte « Che mostri in Cielo, in Terra e nel mal mondo, « E quanto giusto tua virtù comparte ! 

9. (1874) Ristretto analitico del dizionario della favola. Volume I pp. -332

Agresto. — Che vale anche campestre, soprannome dato al Dio Pane. […] Anaidia. — Che significa impudenza. […] Areotopoto. — Che significa gran bevitore di vino. […] Che le cose vedea per cento porte. […] Artipoo. — Che significa piede leggiero.

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