Ercole affidò Dejanira al Centauro, indi si abbandonò intrepido al fiume. […] Il Greco lo insegui sino alle sorgenti del fiume Scamandro. […] Era altresì costume de’Greci l’offerire come in sacrifizio la loro prima capigliatura a qualche fiume. […] Appenachè Ulisse v’arrivò, il sonno lo prese, e si addormentò sulla riva d’un fiume. […] Indi, agitato, dalle Furie, passò appresso il fiume Fegeo, ond’essere purificato del suo delitto.
lo consigliò a tuffarsi nel fiume Pattolo che irriga la Lidia. […] Si appoggiano sopra un’ urna di dove scaturisce l’acqua che è la sorgente del fiume al quale presiedono. […] Acheronte (achos, dolore, rhoos, fiume, gr.), figlio d’Apollo (96) e della Terra (25) fu cangiato in fiume e precipitato nell’Inferno (215) per aver somministrato l’acqua ai Giganti (65) allorchè mossero guerra a Giove (63). […] Il fiume dell’Oblio scorre alla bocca dell’antro, e il solo mormorio delle sue acque rompe il silenzio. […] Galatea trafitta da immenso dolore, cangiò il sangue del suo diletto in un fiume di Sicilia, che porta quel nome, e rese così eterna l’esecrazione della prepotenza.
Il capo di lui ruotolando giù per le balze del Rodope cadde nel sottoposto fiume Ebro ; ed anche così com’era spiccato dal busto e trasportato dalla fiumana ripeteva pur sempre il nome di Euridice. […] Abitarono da prima nella Sarmazia presso il fiume Tanai (ora il Don,) quindi nella Cappadocia sul fiume Termodonte.Ad Ercole fu imposto di combatter con esse per togliere ad Ippolita loro regina un preziosissimo cinto di cui si era invogliata Admeta figlia di Euristeo. […] Ercole trovò un compenso da valenti ingegneri : deviò il corso del fiume Alfeo, e ne fece passar la corrente per quelle stalle e trasportarne al mare ogni sozzura. […] Dovè combattere per Deianira col Dio del fiume Acheloo, il più gran fiume della Grecia, e perciò da Omero chiamato il re dei fiumi. […] Dicono gli scrittori antichi che alla foce del fiume Fasi v’era una città omonima che apparteneva al regno della Colchide.
E l’Arcadia è illustre ancora pel fiume Lusio, il quale per Cortina scorre, e che, secondo Pausania, servì allo stesso uso del fonte Itomeo detto Clessidra. […] La cura di educare la divina fanciulla fu affidata ad Eubea, Prosimna ed Acrea, figliuole del fiume Asterione, come lasciò scritto nel suo Viaggio corintiaco Pausania, che nell arcadico sembra contradirsi, dicendo che da Temeno fu educata. […] E opinione di alcuni che Venilia, e non Anfitrite, fosse moglie di Nettuno; il quale, imitatore di Giove fratello, in fiume, in toro, in delfino mutò sua sembianza; Cerere deluse trasformato in cavallo; ed ebbe da varie ninfe infinito numero di figli. […] Col primo, dorato e ministro di amore, ferì Apollo; col secondo, di piombo, d’invincibil odio cagione, saettò la figlia del fiume Peneo, emula di Diana nella castità e nei comuni studj. […] Non vi son nervi nè vene che a quel corpo diano delle ineguaglianze e del movimento: ma par che un soffio celeste, simile a fiume che va placidissimo, tutta abbiane formata la superfìcie.
Ercole alzando alte dighe a questo fiume, regolonne il corso, cessarono le inondazioni, si tolsero di mezzo le discordanze di guerra. Appiccando poi a questo mito un’allegoria, potrebbe interpetrarsi — con la metamorfosi di Acheloo in serpe voleva intendersi il corso tortuoso del fiume — con quella di toro le sue inondazioni ne’campi — con venirgli strappato da Ercole un corno il porsi in un solo letto le due correnti del fiume — con lo addivenire il corno strappato il corno dell’abbondanza, significarsi la fertilità, che poscia nacque ne’campi dalle irrigazioni delle acque di questo fiume. […] Ercole montando sul cavallo Arione giunge su le sponde del fiume Alfeo, e seco porta il toro di Creta, amato da Pasife, che devastava le pianure di Maratona. […] Ercole monda le stalle di Augia, figlio del Sole, o come altri vogliono, di Nettuno, con farvi scorrere le acque del fiume Peneo o di Alfeo, e lo uccide negandogli la promessa ricompensa — risponde al passar del sole nel segno del Capricorro, ed è indicato dal tramonto del fiume dell’Aquario, la estremità del quale scorre nella stazione del Capricorno, e la sorgente è tra le mani di Aristeo, figlio del fiume Peneo. […] Veste inoltre, per fare un sacrificio, una tonica sparsa di sangue di un Cintauro, che fu morto da lui stesso al guado di un fiume, e questa tonica, lo brucia e lo consuma, e così compie il corso di sua vita — risponde al passar del sole nella costellazione del Cancro l’ultimo mese al tramonto del fiume Aquario, e del Cintauro, che sacrifica su di un’altare al levarsi del Pastore e della sua gregge, e quando Ercole declina verso le regioni occidentali, che van denominate Esperia, seguito dal Dragone del polo, custode dell’ Esperidi.
E coll’approvazione dell’ ambiziosa sua madre Climene andò nella sublime reggia di Apollo e chiese al padre una grazia, prègandolo a giurare per le acque del fiume Stige che non glie l’avrebbe negata. […] Inoltre un giovanetto Ligure, di nome Cicno, amico di Fetonte, venuto a visitarne la tomba, cadde nel fiume e fu trasformato in cigno. […] Il Po era chiamato dai Latini Eridanus e Padus ; e i nostri poeti l’appellano il re dei fiumi, sottinteso però dell’Italia, di cui è realmente il più gran fiume. […] I poeti usano spesso la parola elettro, invece di ambra, come l’Ariosto nell’accennare la favola della trasformazione delle Eliadi così scrisse : « ……. sul fiume « Dove chiamò con lacrimoso plettro « Febo il figliuol che avea mal retto il lume, « Quando fu pianto il fabuloso elettro, « E Cigno si vesti di bianche piume. » 115.
Gli Dei fluviali si credeva abitassero nelle profondità del fiume stesso, ovvero in grotte vicino alle sorgenti; e secondo la grossezza del fiume, venivano immaginati come giovani ovvero come uomini maturi come vecchi. […] È nota la leggenda secondo la quale Rea Silvia, madre di Romolo, getta.ta nel fiume per ordine dello zio Numitore, fu dal Dio accolta benignamente e fatta sua sposa. […] Si dicevano figlie del fiume Acheloo e di Mnemosine o di Tersicore o di Calliope; ma in altre leggende figuran figlie di Forchi e Cheto. […] La vera patria di questa religione era la città di Pessinunte, situata nella Frigia maggiore, presso il fiume Sangario (od. […] Nel quale poi si diceva che scorressero e s’ incrociassero parecchi fiumi, il Cocito (pianto), il Piriflegetonte (torrente di fuoco), l’ Acheronte (corrente di dolore) e lo Stige (fiume dell’ odio).
Eran detti Galli, perchè in Frigia bevevano l’acqua del fiume Gallo 44, che li faceva divenire furibondi ; nel quale stato di concitazione o di orgasmo urlavano, battevano gli scudi e i tamburi, e si percuotevano fra loro con armi taglienti sino a ferirsi e mutilarsi. […] Ovidio nel 4° dei Fasti così parla di questo fiume : « Inter, ait, viridem Cybelen altasque Celænas, « Amnis it insana, nomine Gallus, aqua.
La Ninfa Eco figlia dell’ Aere e della Terra si era invaghita del giovane Narciso figlio della Ninfa Liriope e del fiume Cefiso ; il qual Narciso era così vano della propria bellezza che non amava che sè stesso e disprezzava superbamente ogni persona. […] Gli Dei cangiarono Aci in fiume che scorre nella Sicilia.
L’esistenza d’isole galleggianti è un fatto storico e geografico, poichè se ne trovano tuttora alcune poche in qualche lago, in qualche palude ed anche in qualche fiume, non però nel mare. […] « Le isole galleggianti, scrive Humboldt, si formano in tutte le zone ; ne ho vedute nel fiume Guayaquil, da 8 a 9 metri di lunghezza, nuotanti in mezzo alla corrente e portanti gran copia di vegetabili, le cui radici si abbarbicano e s’intrecciano facilmente. » Intorno alla formazione delle medesime, lo stesso autore soggiunge : « Sulle rive paludose dei laghi di Xochimilco e di Chelco l’acqua agitata nella stagione delle piene stacca delle zolle di terra coperte di erba e di radici fra di loro intrecciate.
E Eaco 209, 408 Ebe (dea) 79 Ebe(pianeta) 80 Ebro (fiume) 353 Ècate (dea) 120, 214 Ècate (pianeta) 215 Eclìttica 95 Ecclissi 115 Eco (ninfa) 266, 280 Eco (suono) 266, 281 Ecuba 419, 443 Edìpo 394 Eeta 341 Efeso 122 Efesto 157 Egèo (re) 382 Egèo (mare) 346 Egeone 62 Egèria 506 Egialèa 450 Egina 408 Egioco 280 Egisto 447 Egitto (re) 228 e seg. […] F Falàride 387 Fanerògame (piante) 298 Fasi (fiume) 342 Fato 20 Fatalismo 20 Fàuno 273, 503 Fauna 273, 503 Fauni 273 Favonio 298 e seg.
Bacco gli ordinò di lavarsi nel fiume Pattolo ; e i poeti aggiunsero che le acque di quel fiume contrassero in parte la proprietà che Mida perdè, trasportando nella loro corrente alcune pagliuzze o arene d’oro.
Due Tritoni la guardia hanno del soglio, E se s’irrita il mar turba, e confonde, Ogni fiume il rispetta, ed ogni scoglio. […] Mentre Apollo guardava lungo il fiume Anfrigio gli armenti del re Admeto da lui teneramente amato, questo Dio di soppiatto a quella greggia appressandosi seco si trasse alcuni bovi, e fra le fronzure d’un bosco cautamente appiattolli. […] Altra consimile festa introdussero i Romani ìn memoria del giorno, in cui dalla Frigia ad essi pervenne il culto di tal Dea ; quale festa dall’uso di portare a bagnare nel fiume Almone la sua statua detta venne Lavazione. […] Or la penna, or l’aratro, ed ora a venti Dispiega i lini, e par, che il credi insano, Al mare, al fiume, al bosco, al monte, al piano Non tragge mai da suoi sudor contenti. […] Reso fiume in un momento Egli esclama : Eterno Nume Tronchi, zolle, e quanto appare Che sarà di ma infelice !
Sono tuttora soggetto d’interminabili dispute non solo il feticismo e l’interpretazione dei geroglifici, ma pur anco le piramidi, gli obelischi, l’istmo, le oasi, il delta, le bocche o foci del Nilo e la stessa sorgente di questo fiume.
Cerere indispettita gettò a costui sulla faccia l’acqua del fiume Flegetonte, e lo cangiò in gufo o barbagianni, uccello di cattivo augurio.
Le aggiunsero il titolo di Perenna perchè era considerata come una Ninfa del fiume Numicio.
Era questo il primo fiume che trovavasi nello scendere all’Inferno, e tutto lo cingeva ; e perchè non v’erano ponti, nè l’acqua era sì bassa da poterlo guadare, bisognava necessariamente passarlo in barca.