Giunone, figlia di Saturno (27) e di Rea, (42) sposò Giove (63) suo fratello, e divenne regina degli Dei. […] Giunone più spesso è rappresentata sopra un carro tirato da due pavoni, con lo scettro in mano, e la fronte coronata di gigli e di rose. […] Anche il papavero e la melagrana venivano offerti a Giunone dai sacerdoti ; e le immolavano più comunemente un’agnella. […] Giunone (85) fu presa da fiera gelosia della predilezione di Giove per Semele, causa di tanti guai a’ Tebar Nel tempo che Giunone era cruccciata Per Semelè contra ’l sangue tebano. […] Marte, Dio della guerra, era figlio di Giove (63) e di Giunone (85) ; ma taluni scrissero che Giunone lo generò da sè sola battendo con un piede la terra (86), o mediante il contatto di un fiore dei campi Olenii.
Asopo, regina d’Egina, perseguitata da Giunone, 92. […] Giunone. […] Iride, messaggera di Giunone, 93. […] Lupercali, feste in onor di Giunone, 95 ; — in onor di Pane, 296. […] Rea-Silvia, sacerdotessa di Giunone, 256.
Giunone, confusa e sorpresa, s’alzò dal luogo, ove trovavasi ; e Alcmena subito felicemente diede alla luce Ercole. […] Per tale motivo offerì poscia una capra in sacrifizio a Giunone. […] Per vendicarsi delle persecuzioni di Giunone, vibrò contro di lei una freccia, e la lasciò ferita nel seno. […] Giove stesso lo costituì giudice delle tre Dee, Giunone, Minerva, e Venere. […] Giunone, implacabilmente sdegnata contro, i Trojani voleva impedire ; ch’eglino giugnessero in Italia.
Ammesso che egli fosse figlio di Giove e di Alcmena v’è da aspettarsi che Giunone lo perseguiterà. […] Giunone come Dea dei parti fece in modo che nascesse prima Euristèo, e perciò Ercole fosse a lui sottoposto. […] Il suo nome in greco fu Heracles, che in quella lingua significa reso illustre da Era, ossia da Giunone, vale a dire per le persecuzioni di questa Dea. […] Il Cancro per questo maligno e sciagurato servigio prestato a Giunone fu trasformato nel segno del Zodiaco di tal nome e fregiato di 85 stelle. […] Tre sole Dee si ostinarono nelle loro pretese senza voler cedere, cioè Giunone, Minerva e Venere, e consentirono di starsene al lodo dell’arbitro rusticano.
cioè Giove, fra’ maschi, Nettuno, Vulcano, Marte, Mercurio, ed Apollo, e fra le donne Giunone, Cerere, Vesta, Minerva, Venere, e Diana. […] Nacque egli da Giove, e da Giunone, o da questa sola, come pur pretende la favola, pria di giungere l’ordinario prescritto della natura, ed un tal acceleramento forse fù la ragione, per cui mal formato, e deforme comparve fin dal primo punto alla vita. […] Avvegnachè figlio del troppo augusto matrimonio di Giove, e di Giunone quasi da Greci tutti questo Dio si dica ; tuttavolta misteriosa pur troppo pretendono i latini scrittori essere stata la sua nascita. […] Chi fù Giunone. […] Mal soffrendo l’iraconda Giunone, che Giove suo fratello, e marito spesso con questa divideva i suoi affetti, con soprafina invenzione pensò disbrigarsi della sua rivale.
Di venti Dei superiori, dodici formavano il supremo consiglio celeste a cui presiedeva Giove come re del Cielo ; e questi erano Giove, Giunone, Vesta Prisca, Cibele, Venere, Minerva, Diana, Apollo, Nettuno, Marte, Mercurio e Vulcano. […] Saturno sposò Cibele, e generò Cerere, Giunone, Giove, Nettuno e Plutone. Giove sposò Giunone elevandola al grado di regina del Cielo, ed ebbe da essa Marte, Vulcano ed Ebe ; e poi da altre Dee, ed anche da donne mortali, altri figli in gran numero, tra i quali qui noteremo soltanto quelli che furono divinità di prim’ordine, cioè Apollo, Diana, Mercurio e Bacco.
XXIV Vulcano e i Ciclopi Tutti i poeti si accordano a rappresentar Vulcano deforme e zoppo : differiscono solo nel raccontar la causa di questi difetti della sua forma corporea, che certamente debbono apparire strani e irrazionali ed anche impossibili in una Divinità, e tanto più in un figlio di Giove e di Giunone. […] Esiodo ci dice che Vulcano nacque zoppo e deforme, che dalla stessa Giunone sua madre fu gettato giù dall’Olimpo nel mare, e pietosamente raccolto ed allevato da due Dee marine Teti ed Eurinome. Ma Omero fa raccontare a Vulcano stesso che il trattamento brutale di esser precipitato dal Cielo in Terra (per la qual caduta divenne zoppo) lo ricevè essendo già adulto, e non da Giunone, ma da Giove, poichè il poeta così introduce Vulcano a parlar colla madre : « …….Duro egli è troppo « Cozzar con Giove.
Giunone è la dea romana che s’ identifica con Era (Iuno = Iovino, nome femminile di Giove). […] Anzi ciascuna donna di Roma si diceva aver la sua Giunone, come ogni uomo aveva il suo Genio. […] Questo di speciale ebbe la romana Giunone, che divenne anche protettrice dell’ intero stato, col nome di Iuno Regina. […] Come dea della pace, Minerva era venerata insieme con Giove e Giunone, ed aveva la sua cella nel gran tempio di Giove Capitolino. […] Quando le idee greche penetrarono in Roma, anche la parola Ilithyia venne adottata come epiteto sia di Giunone sia di Diana.
Mille ragioni non che una aveva Giunone sua moglie di lamentarsi e stizzirsi della violata fede coniugale di suo marito ; e gli uomini stessi non ebbero a lodarsene e a crescergli venerazione, trovandosi molte famiglie dei mortali involte in gravi sciagure per colpa di Giove. […] Peggio poi che bestiale non che disumana fu la condotta di questo Dio nel precipitar dal Cielo in Terra con un calcio Vulcano figlio suo e di Giunone, non per altro motivo se non perchè gli parve brutto e deforme : per la qual caduta il misero Vulcano ebbe di più la disgrazia di rimaner perpetuamante zoppo, e di esser perciò il ludibrio di quelle stravaganti Divinità del Paganesimo, come vedremo a suo luogo.
Dissero i mitologi che Atteone, perchè apparteneva ad una famiglia odiosa a Giunone, fu spinto malignamente da questa Dea ad entrare in quel boschetto per procurargli una sì miseranda fine. […] Anche il titolo di Lucina dato anticamente a Giunone (come dicemmo nel N.
Giove 54, 55 Giulo Ascanio 415 Giunone (dea) 78, 79 e seg. Giunone (pianeta) 85 Giuturna 500 Glauco 179 e seg.
Raccontano che Giunone essendosi accorta che Giove prediligeva Semele, figlia di Cadmo re di Tebe, volle vendicarsi della medesima, e trasformatasi nella vecchia Beroe nutrice di Semele, suggerì a questa di farsi promettere con giuramento da Giove di comparirle innanzi con tutta la maestà e tutti i distintivi con cui si mostrava in Cielo agli Dei. La maligna astuzia di Giunone sortì pienissimo effetto ; e Giove avendo promesso non potè mancar di parola, e comparve a Semele armato di fulmini, uno dei quali gli uscì di mano, incendiò la reggia Tebana e uccise e incenerì Semele195 ; e sarebbe perito del pari il non ancor nato figlio, se Giove non lo salvava supplendo all’ incompleto sviluppo di esso e rendendolo vitale196.
Dal colmo-della sventura sofferta per l’odio e le persecuzioni di Giunone (nemica acerrima di quella regia famiglia, perchè vi apparteneva Semele madre di Bacco amata da Giove), passarono ambedue all’apoteosi per compassione delle benigne Divinità marine. […] « Nel tempo che Giunone era crucciata « Per Semelè contra ’l sangue tebano, « Come mostrò già una ed altra fiata, « Atamante divenne tanto insano, « Che veggendo la moglie co’due figli « Andar carcata da ciascuna mano « Gridò : tendiam le reti sì ch’io pigli « La lionessa e i lioncini al varco : « E poi distese i dispietati artigli « Prendendo l’un ch’avea nome Learco, « E rotollo e percosselo ad un sasso ; « E quella s’annegò con l’altro incarco »221.
LXVII L’Apoteosi delle Virtù e dei Vizii I Greci ed i Romani politeisti, oltre all’aver deificato tutti i fenomeni fisici e morali, come abbiam detto, attribuirono a queste Divinità pregi e difetti, virtù e vizii come agli esseri umani ; quindi vi furono divinità benefiche e divinità malefiche, come vi sono uomini buoni e malvagi ; ed anche le migliori divinità ebbero qualche difetto, come la stessa Minerva dea della Sapienza, della quale dissero che ambì il premio della bellezza, e, non avendolo ottenuto, si unì con Giunone a perseguitare per dispetto Paride ed i Troiani.
Giunone, 85—94.
Le era particolare il titolo di Gran Madre, tanto in greco (megale meter,) quanto in latino (magna mater,) perchè oltre ad esser la madre di Nettuno Dio del Mare, di Plutone Dio dell’Inferno, di Giunone regina del Cielo, era anche la madre di Giove re supremo, del quale eran figli la maggior parte degli altri Dei.
XXXVI Le Ninfe Nel parlar delle Divinità marine notammo che v’erano seimila Ninfe Oceanitidi e alcune centinaia di Nereidi e di Doridi, oltre all’aver detto anche prima, che Giunone aveva per suo corteo quattordici Ninfe, Diana cinquanta e Cerere e Proserpina non si quante.