Non faceva che abbandonarsi a questo esercizio, benchè Venere lo scongiurasse a non esporsi a tanti pericoli contro le belve feroci. […] Le vengono prodigati soccorsi, ed è condotta a piè degli altari di Venere, dove ritorna in sè, ed invoca la Dea. […] Le sacerdotesse di Venere, con la fronte incoronata di mirto, recavanle in offerta il latte ed il miele. […] Però lo faremo come disopra, e volto verso la notte ponendogli dietro fra le gambe una grande stella, la quale fosse quella di Venere, per chè Venere e Fosforo, ed Espero e Crepuscolo, par che si tenga per una cosà medesima. » (Vasari, vita di Taddeo Zucchero.) […] La Fortuna Virile aveva il tempio accanto a quello di Venere.
Nomi e attribuzioni di Minerva e loro significato. 42. — Venere — etimologia, e interpetrazione del suomito. 43. […] A Venere assistono le Muse, e suoi compagni sono Suadela e Mercurio, poichè coloro che si amano restan presi dalla grazia e dalla parola. […] A Venere si dava per figlio il Dio Cupido, ed una a lei era venerato. […] Venere anticamente chiamata Calisto, ossia la più bella, Venere che con tanta pompa esce dal grembo delle acque, passò per aver avuto da quelle il suo nascere. […] Omero, Inno a Venere.
cioè Giove, fra’ maschi, Nettuno, Vulcano, Marte, Mercurio, ed Apollo, e fra le donne Giunone, Cerere, Vesta, Minerva, Venere, e Diana. […] Venere lo tradi nelle sue soglie, E allor si fù del rìo voler punito. […] Chi fù Venere. […] Delle sue Eneide v. 297. riferendo il fausto presagio di Giove a Venere addolorata pel suo figlio. […] In terra poi disceso questo velenoso germoglio di Venere radice assai più micidiale, ed infetta chi mai spiegar potrà le tante sue causate ruine ?
Venere era un’ antica deità italica, la dea della primavera, del sorriso della natura, onde a lei era sacro il mese dei flori, Aprile. Il nome stesso di Venere significa bellezza e grazia (cfr. venusto, venustà). […] Dall’ importanza che il culto di una tal dea aveva presso i Latini, provenne che quando Venere si fuse con Afrodite, e le leggende di questa furono accolte in Occidente, facile ascolto trovò anche la leggenda di Enea, detto figlio di Venere, e imaginato come fondatore della stirpe romana. […] Connesse col capolavoro di Prassitele sono anche la Venere trovata nell’ anfiteatro di Capua, ora nel Museo di Napoli, e la celebre Venere del Medici della Galleria degli Uffizi a Firenze. […] Si confronti il mito di Adone amato da Venere, mito che ha lo stesso significato.
Il pastore consegnò l’aureo pomo a Venere. Fu giusto giudice di certo, poichè Venere, come tutti sanno, era la Dea della Bellezza : non ostante s’inimicò le altre due Dee. In qual modo poi Venere mantenesse a Paride la promessa sarà detto nel parlar dell’origine della guerra di Troia. […] È facile indovinare che Venere favorirà i Troiani in grazia del giudizio di Paride, e che Marte campione di Venere la seconderà in tutto e per tutto ; e per le opposte ragioni Giunone e Minerva, per dispetto cioè del giudizio di Paride e per invidia di Venere, perseguiteranno i Troiani e favoriranno i Greci ; e così altre Divinità, secondo le loro simpatie o antipatie, come fanno i mortali, prenderanno parte o per gli uni o per gli altri combattenti 132. […] Ma questa stella non è veramente altro che il pianeta di Venere.
Cadmo prese in moglié Ermione, detta anche Armonia, discendente da Marte e da Venere. […] Giove stesso lo costituì giudice delle tre Dee, Giunone, Minerva, e Venere. […] Paride diede il pomo a Venere. […] Ritornato al campo, sarebbe caduto sotto le mani dello stesso Menelao, se Venere nol avesse salvato. […] I Poeti ci descrivono questo Nume, come figliò di Marte e di Venere.
Di venti Dei superiori, dodici formavano il supremo consiglio celeste a cui presiedeva Giove come re del Cielo ; e questi erano Giove, Giunone, Vesta Prisca, Cibele, Venere, Minerva, Diana, Apollo, Nettuno, Marte, Mercurio e Vulcano. […] Ai sette pianeti visibili ad occhio nudo, e perciò conosciuti ancora dagli antichi, diedero questi il nome di sette divinità del primo ordine, cioè la Luna, Mercurio, Venere, il Sole, Marte, Giove e Saturno ; e gli stessi nomi assegnarono ancora ai giorni della settimana.
Fondata la città, prese Cadmo per moglie Ermione, o, secondo altri Mitologi, Armonia, figlia di Venere e di Marte, e dalla medesima ebbe quattro figlie : Autonoe, Ino, Semele ed Agave, e inoltre un figlio chiamato Polidoro. […] Ma per quanto avesse Cadmo strettissima parentela coi principali Dei, poichè Giove era suo genero, Venere e Marte suoi suoceri e Bacco suo nipote, oltre il proprio merito di fondatore di una illustre città, non ostante non fu felice, e neppure i suoi discendenti.
E perciò dicono che Mercurio ancor fanciullo rubò le giovenche e gli strali ad Apollo, e poi il cinto a Venere, il tridente a Nettuno, la spada a Marte e perfino lo scettro a Giove. […] « L’aspetto del tuo nato, Iperione, « Quivi sostenni, e vidi com’si muove « Circa e vicino a lui Maia e Dione. » Le stesse osservazioni son da farsi sul nome di Dione, che è qui posto a significare il pianeta di Venere, la qual Dea era figlia di Dione.
Uranìa 105, 106 Uranografiche(carte) 000 V Vèiove 502 Venere (dea) 143 e seg. Venere (pianeta) 151 Venti 294 Vertunno 275 Vesta Prisca 25 Vesta giovane 43 Vesta (pianeta) 27 Vestali 43 e seg.
Venere, 170—184.
Racconta lo stesso Tito Livio che i Troiani profughi dalla loro città distrutta dai Greci vennero in Italia seguendo il loro Duce Enea principe troiano, creduto figlio di Venere e di Anchise ; che Enea fece alleanza con Latino re dei Latini e ne sposò la figlia Lavinia ; che Ascanio figlio di Enea e di Creusa fondò Alba Lunga ; che dalla dinastia dei re Albani discesi in linea retta da Enea, nacque il fondatore di Roma a cui si attribuì per padre il Dio Marte.