Il Paganesimo s’era infiacchito a tal segno, che, cessata la fede ne’falsi Iddii, omai per tutto si dubitava persino dell’esistenza d’una natura divina. […] Intanto lo scompiglio de’tempi, le frequenti rivoluzioni dello stato, l’ardente curiosità del popolo di conoscer l’avvenire in cui leggea sempre affrancamento e libertà, l’ambizione dei pretendenti all’imperio, e certa qual frenesia scusabile in quella nazione che avea tutto conquistato, che a tutto era stata avvezza, che tutto avea sofferto, empievano le fantasie di mille strane aberrazioni, e davano pieno potere alla fallace scienza degli astrologi. […] Questi Giudei, sì spregiati a Roma e nel resto dell’impero, merciajuoli, mercadanti, astrologi, usurai, pasciuti per tutto d’insulti, fecero sul suolo della loro patria una eroica resistenza. […] Le sue feste erano lo spettacolo della folla ; esso frammettevasi a tutto come un’usanza o come un sollazzo ; brillava sulle insegne delle legioni ; ornava le nozze e i funerali. […] Noi però, perchè abbiamo un volere e un cuor solo, non abbiam difficoltà ad accomunare gli averi, laonde tra noi tutto è indiviso fuori che la moglie….