xiv) opera dei Ciclopi (272), e saettati con tutta la sua possa i Giganti, restò vittorioso. […] La sdegnata Dea apparve a Semele sotto le sembianze di Berœ sua nutrice, ed accendendo tutta la sua vanità, la istigò a chiedere a Giove ch’ei se le manifestasse in tutta la maestà della celeste gloria. […] Siccome Giove aveva fatto uscir Pallade (263) tutta armata dal proprio cervello, così la moglie del Tonante non aveva voluto esser da meno di lui. […] Pomona, tutta piena di freschezza e di leggiadria, presiedeva con Priapo (307) ai giardini e segnatamente ai frutti. […] Dall’ altra parte venia la Calunnia tutta adorna e liscia, che nel fiero aspetto e nel portamento della persona, ben palesava lo sdegno e la rabbia ch’ ella chiudeva nel cuore.