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30. (1861) Corso di mitologia, o, Storia delle divinità e degli eroi del paganesimo: Per la spiegazione dei classici e dei monumenti di belle arti (3e éd.) « Della mitologia in generale. » pp. 17-359

« Bada, le dicevano, bada di non esser vittima della tua fiducia. Chi sa che questo amante, che ha paura della luce del giorno, non sia un mostro, e che dopo aver acquistata la tua affezione osi tradirti ? […] È attribuito agli Asclepiadi un opuscolo di ventun versi contenenti precetti intorno alla sanità, tra’quali si leggono i seguenti : Contentati di un pasto per giorno. — Fa’che il tuo pasto sia semplice e parco. — Lascia i cibi e le bevande prima d’esserne sazio. — E con moderate fatiche esercita sempre il tuo corpo. — Per dormire, coricati sul fianco destro. — Che le tue fauci non patiscano arsione, e che il palato non sia amaro. — La temperanza ti libererà dalla sete e dalle cattive digestioni, che son causa di quasi tulle le malattie ec. […] Son parole della Giustizia all’ Eterno : Libertà che alle belle alme s’apprende, Le spedisti dal ciel, di tua divina Luce adornata e di virginee bende ; Vaga si che nè greca nè latina Riva mai vista non l’avea giammai Di più cara sembianza e pellegrina.

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