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31. (1806) Corso di mitologia, utilissimo agli amatori della poesia, pittura, scultura, etc. Tomo I pp. 3-423

Troppo lungo sarebbe il ridire quante terre e quanti mari girasse Cerere prima di ritornarsene in Sicilia. […] Temette questo Dio, che, aprendosi la terre in voragini, penetrasse qualche raggio di luce giù negli abissi, e mettesse in iscompiglio le ombre colà confinate. […] Questo rispose, che le loro terre rimarrebbono sempre sterili, qnando non avessero alzate due statue, l’una ad Ausesia, e l’altra a Lamia.

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