La terra si spalancò al colpo del suo scettro, ed egli trasse la preda nei suoi tenebrosi dominii. […] Siccome la peste aveva spopolato i suoi stati, così ottenne dal padre che le formiche diventassero uomini, e dette ai suoi sudditi il nome di Mirmidoni (92). […] È cieco, per indicare ch’egli dispensa i suoi tesori a caso, tanto ai buoni quanto ai cattivi. […] I suoi capelli sono arruffati, e la barba incolta. […] I suoi gastighi erano rigorosi ma giusti, e gli stessi re non se ne potevan sottrarre.