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2. (1841) Mitologia iconologica pp. -243

Non furono i suoi fulmini, che atterrarono quei mostri infelloniti ? […] Riceveva questo Dio al pari degli altri i suoi sacrificii. […] Quale stupore se ne’ suoi tempii tanto era la compostezza de’ suoi adoratori, che anzicche essere animati sembravano insensibili statue alla presenza di Essa ? […] Deluso però restò ne’ suoi sciocchi consigli il crudele. […] Lo guardera cieco, ma lo sperimentera tutt’occhio a suoi danni.

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