Varj furono i suoi nomi. […] I suoi genitori erano l’Erebo, e la Notte. […] Il secondo pasceva di carne umana i suoi cavalli. […] Lo spavento, e la morte camminava innanzi a suoi piedi. […] Intimorita la Dea cadde a suoi ginocchi : giurò di far quanto avrebbe dimandato, e restituì allo stato di prima i suoi compagni.