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6. (1874) La mitologia greca e romana. Volume II « Parte III. Semidei, indigeti ed eroi — XLVI. Giasone e Medea » pp. 342-489

Il suo corpo fu ridotto in cenere dalle fiamme ; il suo spirito fu accolto in Cielo come Indigete Dio, ed ivi ebbe in moglie Ebe Dea della Gioventù. […] Il giovane Eroe, come erede del trono, credè suo dovere di liberare il suo popolo da questo vergognoso tributo, o morire. […] I pœti aggiungono che in quel giorno il Sole inorridito ritornò indietro dal suo corso. […] Infatti occorre prima di tutto di dover dire che Egisto uccise a tradimento Atreo suo zio, e quindi con Tieste suo padre s’impadronì del regno di Micene e ne cacciò Agamennone e Menelao legittimi eredi. […] Agamennone invece non solo era vivo, ma poco dopo, presa e distrutta Troia, si disponeva a ritornar nel suo regno.

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