I Greci gli innalzarono una tomba sul promontorio Sigeo, e Pirro suo figlio gl’immolò Polissena. […] Però il padre della sedotta la uccise per lavare col sangue l’onta riversata sul suo nome. […] Emone, suo fidanzato, si uccise sul corpo di lei. […] La pelle del mostro servì ad Apollo per ricoprire il tripode sul quale la Pitonessa rendeva gli oracoli. […] Esse facevano sul loro cammino risuonare le più clamorose grida, cantando le vittorie del loro dio.