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3. (1841) Mitologia iconologica pp. -243

La sua immagine però ha più dell’orribile, che del di lettevole. […] Resistè alle sue insolenza la Dea, e strappandogli per disprezzo la barba, a tutto potere ingegnorsi scappar dalle sue mani. […] Vien essa dipinta in atteggiamento di Vergine maestosa er simboleggiare la sua incorruzione, e la sua libertà da alcun ligame non avvinta. […] E qual altro esordi o invero prepose l’epico latino alle sue Eneide ? Quale alla sua Gerusalemme il cigno toscano ?

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