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21. (1874) La mitologia greca e romana. Volume II « Parte III. Semidei, indigeti ed eroi — XLVI. Giasone e Medea » pp. 342-489

Mitologicamente poi non solo fu detto che i Centauri erano mezzi uomini e mezzi cavalli, ma si aggiunse che eran nati dalle Nuvole ; e per quanto sia strana questa invenzione, anche Dante la riporta nella Divina Commedia, e trova il modo di farla rammentare nel Purgatorio in questi versi : « Sì tra le frasche non so chi diceva : « Ricordivi, dicea, de’maladetti « Ne’nuvoli formati, che satolli « Teseo combattêr co’doppi petti. » I principali di essi invitati alle nozze di Piritoo, quando furono al termine del pranzo, essendo riscaldati dal vino, manifestarono la loro natura più bestiale che umana, tentando di rapire la sposa ed altre donne convitate : onde che nacque una tal mischia così terribile e sanguinosa, che quasi tutti i poeti (tra questi anche Dante come abbiam veduto) o la descrivono o almeno vi alludono112. […] Anche Virgilio nel libro ii dell’Eneide parla di Palamede, e ne fa da Sinone attribuire la morte all’invidia e al tradimento di Ulisse in questi termini, secondo la traduzione di Annibal Caro : « Non so se, ragionandosi, agli orecchi « Ti venne mai di Palamede il nome, « Che nomato e pregiato e glorïoso, « E da Belo altamente era disceso ; « Se ben con falso e scellerato indizio « Di tradigion, per detestar la guerra, « Ei fu da’Greci indegnamente ucciso : « Com’or che ne son privi, i Greci stessi « Lo piangon tutti.

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