Ma i più sono di sentimento che questo Giove Ammone altro non sia che il dio Osiride (696, 697) degli Egiziani. […] E così la persona istessa della Notte sia varia del tutto a quella dell’Aurora. […] Dovunque si sia, basta che si finga un monte, quale se ne può immaginare uno, dove siano sempre tenebre e non mai sole. […] Ma convien che sia molto rozzo quel popolo il quale ha bisogno di tanti vigilatori. […] Alzi il capo a mirare l’Aurora, e paia sdegnata ch’ella si sia levata prima di lei.