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1. (1841) Mitologia iconologica pp. -243

Una divinità sempre la stessa, e non mai soggetta ad essere alterata per qualunque cagione, dissero i gentili il destino. […] Nudra dunque ognun nel cuore si necessaria virtù, ricordandosi sempre di quel, che scrisse agli Ebrei al 13. l’Apost. […] Abbiano sempre in mira i dilettanti in quest’ arte di adattare il metro al soggetto, e non mai questo tradurre a quello. […] Otto di questi versi, non soggetti però sempre a tal numero, costituiscono una strofa nel lor metro, di cui eccone l’esempio. […] La vecchia età fu sempre.

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