/ 75
21. (1874) La mitologia greca e romana. Volume II « Parte III. Semidei, indigeti ed eroi — XLVI. Giasone e Medea » pp. 342-489

Forse « Tu credi che qui sia ‘l Duca d’Atene, « Che su nel mondo la morte ti porse ? […] Su questi atroci fatti esiste un poema latino intitolato la Tebaide, esistono tragedie antiche e moderne. […] Per altro nell’ amministrazione del regno fu così fortunato e divenne tanto potente che estese il suo dominio su tutta quella penisola della Grecia che ora chiamasi Morea, e che dal nome di Pelope fu detta dagli antichi Peloponneso. […] « Le si fero d’appresso, e chi del loco « Re fosse, e su qual gente avesse impero « La domandaro ; ed ella pronta l’alto « Loro additò con man tetto del padre. […] « Non enim philosophi solum, verum etiam majores nostri su perstitionem a religione separaverunt. » — (Cic., ibid.)

/ 75