Ad onta però del suo ammirabil potere su i morti Dea in sorte incontrar non poteva, che accettato l’avesse in marito. […] Se la terra è equilibrata nel suo peso, giusta le leggi de’planetarii corpi, come non pingere assisa su ben ordinato carro quella Dea, che per la terra istessa comunemente fù presa ? […] L’universale suo impero su tutti gli esseri viventi, l’impreveduto suo arrivo, le triste sue conseguenze sou troppo chiaramente dipinte. […] Pochi ne’ tempi antichi hanno scritto, e cantato su questo metro ; ma diasi luogo al vero da che il celebre Manzoni scrisse il quinto Maggio in tal ritmo esso lo scopo si è reso di tutta la gioventù studiosa. […] È vero altresì, che non è men degno di lode quel poeta, che su di una bagatella forma un vasto canto, e che dal nulla cerca di ritrarre corpi meravigliosi, e grandi per solo effetto della fervida sua immaginazione, come appunto sono le quattro gran dissertazioni dell’ erudito Pasquale Carcani sul niente, su i peli, sullo scarafagio, e sul sanguinaccio, ma questi sforzi prodigiosi sono unicamente riserbati ai maestri dell’arte.