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23. (1861) Corso di mitologia, o, Storia delle divinità e degli eroi del paganesimo: Per la spiegazione dei classici e dei monumenti di belle arti (3e éd.) « Appendice. » pp. -386

Tutte queste opere, e sopra ogni cosa la carità che è tra noi, ci rende appresso alcuni degni di biasimo. […] E pure la nostra cena col proprio vocabolo rende buon conto di sè ; perciocchè è detta Agape, che appresso i Greci suona quello che suona carità appresso di noi, talchè sia di qualunque dispendio, è da reputarsi guadagno, mentre si spende per la pietà : poichè certamente con questo sollievo ajutiamo anche i mendichi, non per la vanagloria di renderci schiavi gli uomini liberi, come appresso di voi succede, arrolandosi i parassiti anche a ricevere ingiurie per ingrassare il ventre, ma perchè appresso a Dio è in gran conto la considerazione che si ha delle persone bisognose.

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