Non hanno i glauchi occhi minaccia; amore Folgoranti gli rende, e sulla fronte Sorgon le corna, e son fra loro eguali, Siccome quelle di crescente luna, Venne sul prato, nè terror la vista Pose nel core alle donzelle. […] Che quel ch’ama e l’ottien beato rende. […] Come rozzo pastor gli erra da canto, Che alle fresche erbe il suo gregge ristora: E con le canne sue sì dolce canto Rende, che n’addolcisce il cielo e l’ora. […] « Il caduceo, in greco ααδυκειον, cioè verga di banditore e di araldo, rende assai distinta questa statua di Mercurio, giacché è la sola nella quale siasi conservata questa singolare insegna del messaggiero dei numi. […] La nostra Diana si rende con ciò tanto più singolare, non avendo col jiume tebano alcuna cognita relazione.