Ma Canènte forsennata pel dolore per sei giorni si diede a discorrere per valli e per monti senza prender cibo e senza sonno. […] Dall’una parte e dall’altra eran dodici stanze o piccioli palagi per gli Dei maggiori, e nel bel mezzo una sala magnifica sì per deliberare e sì per banchettarvi. […] Heyne dice che per Giunone s’intende l’atmosfera, o sia l’aere inferiore, come per Giove, l’etere che all’aria soprasta. […] Ragunati i cittadini allo squittino, gli uomini tennero per Nettuno, e per Minerva, le donne. […] Ei gli disse ch’eran morti i suoi sciami per gli oltraggi fatti ad Euridice, e per placare l’ombra di Orfeo.