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47. (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — XXXII. Gli Oracoli » pp. 242-252

Ma però…… e qui cedo la parola al Machiavelli, « come costoro cominciarono dipoi a parlare a modo dei potenti, e questa falsità si fu scoperta nei popoli, divennero gli uomini increduli ed atti a perturbare ogni ordine buono. » Fu allora che venne fuori Demostene a dire pubblicamente che la Pizia filippeggiava, e in appresso Cicerone a dimostrare filosoficamente che la Divinazione era immaginaria e insussistente, e Catone ad asserire che gli Oracoli eran buoni soltanto per le donne, i fanciulli e gl’ignoranti.

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