La spiritata bestia scorre, e passa Dove il rabbioso suo furor la mena; E s’ alcun le s’oppon, le corna abbassa, E ‘1 fa cader dall’aria in su l’arena. […] Ode della faretra il fischio, e volge Sipilo il freno, qual nocchier presago Che scema ai venti con dimesse vele Il furor, quando unica nube ingombra Il cielo, e che la nera onda s’avventa: Vana è la fuga: che il seguace dardo Lo giunge, e passa la cervice, ed esce Dalla gola col sangue.