Nel numero di questi erano ancora annoverati quegli Eroi, che a riguardo de’ loro meriti erano stati innalzati al grado di Dei indigeti, come di Enea divinizzato da sua madre parla Ovidio. […] Che l’Ostia poi, di cui qui parla il poeta sia stata una troja chiaro si rileva da quel verso di Ovidio : Prima Ceres avidae gavisa est sanguine porcae. […] Questo appunto accadde alla Dea, di cui in quest’ultimo capitolo si parla. […] Un tal parlare perchè spiritoso, e vivo suggerendo all’ immaginazione più di quel, che esprime fà dolce violenza allo spirito, e risveglia forti impressioni nel cuore atte ad attirarlo dove voglia chi parla. […] Cada tanta empietà depressa, e doma Paghino col morir l’indegno errore Pria d’esser padre lor fui figlio a Roma Questa mi parla, e non natura al core Provino i figli rei giusto destino Pria d’esser Genitor fui Cittadino.