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10. (1880) Lezioni di mitologia

‘Mnemosine, seco unita nelle spiagge Pierie, diede alla luce le Muse, delizia degli uomini, oblio sicuro delle mortali sciagure. […] Carco della sua altezza lo cognominò la Beozia, ed Ascreo dal monte, sacro pure alle Muse, Plutarco. […] Questo canto fu pegno di pace fra gli Dei: il re delle Muse imparò l’arte di percorrere le corde della sacra cetra allegratrice delle Muse, gioia delle amabili danze, decoro dei gloriosi giuochi. […] In osservare questa bella statua attorniata dalle altre nove delle Muse, che fan corona al loro corifeo, ci rammentiamo di quello scolpito a bassorilievo sull’ arca di Cipselo unitamente al coro delle nove dee d’Elicona; e i versi che v’erano sottoposti convengono perfettamente colle nostre statue: Il re saettator, figlio a Latona Apollo è questo: e queste son le Muse, Amabil coro che il circonda e segue. […] Musagete chiamarono Apollo perchè scorta ai passi e all’armonia delle Muse.

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