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14. (1874) La mitologia greca e romana. Volume II « Parte III. Semidei, indigeti ed eroi — XLVI. Giasone e Medea » pp. 342-489

Ercole trovò un compenso da valenti ingegneri : deviò il corso del fiume Alfeo, e ne fece passar la corrente per quelle stalle e trasportarne al mare ogni sozzura. […] L’impresa più utile che fecero a vantaggio della umanità fu di purgare il mare dai pirati ; quindi i Mitologi li considerarono ancora come Dei protettori della navigazione ; e perciò Orazio li invoca propizii al suo amico Virgilio che andava per mare nell’Attica. […] Intanto Teseo si avanzava per mare senza ricordarsi di cangiar le vele alla nave. […] D’allora in poi dagli Antichi fu detto Mare Egeo quello che ora chiamasi l’Arcipelago. […] Elmo anche in fisica e meteorologia ; e si manifesta non solo per mare, ma anco talvolta per terra.

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