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8. (1841) Mitologia iconologica pp. -243

Ogni bene, ogni mal da questa nasce Cagion d’aspri perigli, e di dolcezza, Che di tosco, e di mel gl’uomini pasce. […] Mal soffrendo l’iraconda Giunone, che Giove suo fratello, e marito spesso con questa divideva i suoi affetti, con soprafina invenzione pensò disbrigarsi della sua rivale. […] Tarlo è la lingua sua, che il tutto rode, Raro la forza sua riman delusa, Culunnia è questa, che del mal sol gode. […] Costei, mortale, è d’ogni mal radice, Frode è questa, che tien la rete tesa, E chi la scampa si può dir felice. […] Non mal si apposero i Gentili nell’esprimere la frode mercè la immagine d’un drago, che nascosto l’orribil sembiante sotto le dolci divise di avvenente donzella gl’incauti, e mal accorti barbaramente seduce.

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