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8. (1874) La mitologia greca e romana. Volume II « Parte III. Semidei, indigeti ed eroi — XLVI. Giasone e Medea » pp. 342-489

Orfeo promise e si avviò ; ed Euridice lo seguiva. […] Di che accortosi Ercole, lo sollevò per aria e lo soffocò tra le sue braccia. […] Orazio lo dice : Pugnæ Sthenelus sciens. […] Ivi rimase Achille finchè i Greci non lo scuoprirono. […] In appresso però avendo bisogno di quelle freccie, lo andarono a riprendere e lo fecero curare dai medici dell’armata Macaone e Podalirio, figli di Esculapio, che lo guarirono.

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