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2. (1861) Corso di mitologia, o, Storia delle divinità e degli eroi del paganesimo: Per la spiegazione dei classici e dei monumenti di belle arti (3e éd.) « Della mitologia in generale. » pp. 17-359

lo stesso Amore è il mio amante ! […] Issione, dissimulando lo sdegno, chiamò a sè il suocero, e lo fece morire. […] Felici coloro che lo posseggono anche prematuro ! […] Ercole corse ad assalir Diomede, lo vinse, e lo dette a sbranare ai proprj cavalli. […] Ercole, offeso da questo mostro, lo assalì, e lo atterrò tre volte ; ma invano, poichè la Terra sua madre ogni volta ch’ei la toccava gli rendeva nuove forze ; sicchè, per finirla, il prode lo alzò di peso, e lo soffocò tra le sue braccia.

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