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2. (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — XXIV. Vulcano e i Ciclopi » pp. 152-160

Evidentemente del fuoco, senza del quale sarebbe impossibile eseguire i lavori di metallurgia. […] Si chiamava Mulciber (a mulcendo ferro) dall’ammollire il ferro ; e perciò potrebbe tradursi a parola il fonditore ; ma il vero fonditore è il fuoco, e non l’artefice che fa le forme e vi versa il metallo fuso e liquefatto dal fuoco. […] Così distinguevano ancora il fuoco celeste dal fuoco terrestre : a quello facean presieder Vesta, e a questo Vulcano. […] Quanto poi a quel che gli Antichi chiamavan fuoco del fulmine (ignea vis), chi non sa che si forma nell’atmosfera della nostra Terra e con elementi che provengon da questa ? […] Perciò Virgilio lo chiama Ignipotens (che ha potenza sul fuoco) : « Vulcani domus et Vulcania nomine tellus ; « Huc tunc Ignipotens cœlo descendit ab alto.

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