Gli Oracoli avevano altresì dichiarato, che Cibele fosse ricevuta in Roma dal più onesto cittadino. […] Costui, appenachè vide lo straniero, e ne intese il nome e il motivo della di lui venuta, arse d’invidia, ch’egli fosse autore di sì bel dono ; ma tuttavia, fingendo amicizia, lo accolse appresso di se, per trucidarlo poi, qualora fosse caduto in profondo sonno. […] La riconobbe la Dea, nè pose in dubbio che la figlia sua fosse stara rapita. […] Così avvenne ; e ciò fu motivo, che il Nume vieppiù fosse onorato (d). […] Ammirò Giunonò sì vago animale, e chiese, di qual armento e pastoro egli fosse.