È assai nota la leggenda di Fetonte (Phaëthon), detto figlio di Elio e di Climene; il quale avendo chiesto al padre di guidare una volta il suo carro, e il padre avendo imprudentemente consentito, si pose all’ opera; ma incapace di reggere i fervidi cavalli, s’ avvicinò troppo alla terra; allora gravi guai successero, montagne in fiamme, fiumi essiccati, gli Etiopi diventarono troppo mori, il Nilo nascose d’ allora in poi le sue sorgenti; finalmente Giove fulminò il malcapitato Fetonte, che inflammato precipito nell’ Eridano, dove le ninfe lo seppellirono, e le sorelle, le tre Eliadi, Egle, Lampezia, e Faetusa lo piansero finchè furono convertite in pioppi e le lagrime loro in ambra. […] I Coribanti fra urli selvaggi e strepitando col tamburi e co’ dischi, movevano alla volta della montagna come per cercare Atti; finalmente si fingeva trovarlo o si trovava un’ immagine che lo rappresentava, e allora i Coribanti si abbandonavano a una gioia sfrenata e danzavano e coll’ armi si ferivano a sangue.