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26. (1855) Compendio della mitologia pe’ giovanetti. Parte I pp. -389

Or a fin di agevolare a’ giovani studiosi l’intelligenza de’ Poeti e greci e latini, non son molti anni che diedi alla luce un Corso di Mitologia, il quale ha meritato il benigno compatimento del pubblico. […] Si dipinge pure alato, per significare la velocità del tempo, o sotto figura di un serpente che si morde la coda, per mostrare l’eternità ch’è senza principio e senza fine, come il cerchio. […] Se vogliam credere a’ poeti, Giunone depose alla fine il suo sdegno contra l’invisa stirpe di Priamo. […] In Roma ella divideva con Giove e con Minerva gli onori del Campidoglio, ove fin da’ tempi del prisco Tarquinio quelle tre sovrane deità come tutelari della Repubblica erano in grandissima venerazione. […] Quindi chiamossi Nomio o pastorale fin da che guardò gli armenti di Admeto.

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