La vita civile de’Romani non era men piena di cerimonie politiche a un tempo e religiose. […] Ma l’incredulità s’era già da molto tempo intrusa fra i sacerdoti, ed avea fatto grande avanzamento per cagione delle sventure del paese. […] Ma il paese, ove pareva che la superstizione si rinverdisse con fecondità straordinaria, era l’Egitto. […] Non ammetteva idoli ; ed il suo culto, cioè quello di Zoroastro, era un’adorazione dell’Essere eterno rappresentato sotto il simbolo del fuoco. […] Rescrisse allora Trajano che genti di tal sorta non si dovevano cercare, ma, denunziate, di punirle era d’uopo.