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23. (1874) La mitologia greca e romana. Volume II « Parte III. Semidei, indigeti ed eroi — XLVI. Giasone e Medea » pp. 342-489

Con questo orrendo delitto ottenne l’intento, e dimostrò a tutti, non che allo sposo, di qual tempra ella fosse72. […] È una invenzione di alcuni poeti, e specialmente di Ovidio, che Medea col sugo di certe erbe trasfuso nelle vene del vecchio Esone lo ringiovanisse,73 poichè tutti gli altri dicono che il padre di Giasone fosse stato molto prima ucciso da Pelia ; ma però tutti si accordano ad asserire che Medea per punir crudelmente Pelia fe’ credere alle figlie di lui che potrebbero ringiovanire il vecchio padre con certe erbe magiche che ella diè loro ; ed esse troppo credule furono orribilmente micidiali e parricide. […] « Le si fero d’appresso, e chi del loco « Re fosse, e su qual gente avesse impero « La domandaro ; ed ella pronta l’alto « Loro additò con man tetto del padre.

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