Diomede, figlio di Marte e di Cirene, e re di Tracia, aveva dei ferocissimi cavalli, e li pasceva di carne umana. […] Presso la tomba si celebrarono dei Giuochi funebri(7). […] Questi popoli lo tennero come una Divinità, gli offerirono sacrifizj, e preteseto che il medesimo operasse dei prodigi. […] L’uno e l’altro allora così si ammirarono, che reciprocamente si fecero dei regali. […] Silla, divenuto trionfatore di tutti i suoi nemici, le instituì anche dei pubblici Giuochi(d).