Degli dei celesti. […] Il vincitore dei giuochi olimpici avea per premio una corona di appio o di ulivo, ed alle volte di alloro, la quale bastava ad infondere ne’combattenti un nobile amore di gloria. […] Secondo alcuni fu chiamato Castalio o dalla ninfa Castalia che Apollo trasformò in fontana, o da Castalio, re dei dintorni del Parnasso. […] Le Muse cantavano in cielo le lodi dei Numi, e principalmente di Giove, lor padre. […] In un antro dei Cimmerii Ovidio alloga la reggia del Sonno ch’egli ingegnosamente descrive nelle Metamorfosi.