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6. (1855) Della interpretazione de’ miti e simboli eterodossi per lo intendimento della mitologia pp. 3-62

Perciocchè nè in un’opera così preclara e piena di tanta dignità ardiscono sotto il nome degl’ Iddii e delle Dee attribuirne qualche parte alla Dea Cloacina(2), o a Volupia, che dalla voluttà si ebbe questo nome ; o alla Dea Libentina, che fu così detta dalla libidine ; o al dio Vagitano, che presiede a’vagiti degl’infanti ; o alla dea Cunina, che tutela le cune di loro…… Nè stimarono commettere ad un solo nume la tutela de’ campi ; ma rura alla dea Rusina ; le giogaie de’monti al dio Giogatino ; i colli alla dea Collina ; le valli a Vallonia. Nè fu loro dato ritrovare una Segezia(3) di tanto potere, a cui una volta affidassero le biade ; ma fecero presedere la dea Seia a’frumenti seminati fino a quando stessero sotto terra ; pullulando poi su la terra e producendo le biade, la dea Segezia ; a’ frumenti raccolti e riposti, onde conservarsi in sicuro la dea Tutilina(4). E non sembrando loro essere bastante quella Segezia per conservare le biade dal pullulare in erba fino ad aridirsi le spighe, fecero preside Proserpina a’frumenti germoglianti ; a’gambi, e nodi degli steli il dio Nodoto ; allo involucro de’gusci la dea Volutina ; alle spighe uscenti fuori la dea Patelena(5) ; alle biade eguagliantisi sul prato con le nuove spighe la dea Ostilina(6) ; a’ frumenti nel tempo di fiorire la dea Flora(1) ; quando vanno in latte il dio Latturno ; quando maturi la dea Matura(2) ; quando vengono arroncati la dea Roncina(3). […] Cloacina — Tito Tazio, che regnò una a Romolo, ritrovando un simulacro di una dea in una gran cloaca romana, ed ignorando di chi fosse le diede il nome dal luogo ove fu trovata. […] Matvta — Taluni vogliono esser questa dea la stessa che l’Aurora, onde traggono l’origine del tempo mattutino.

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