Quale già i Numi « D’Ilio sui campi, tal l’amico Genio, « Lieve lieve per l’aere labendo, « S’avvicina alla Terra ; e questa ride « Di riso ancor non conosciuto. » « …………… « Gli s’aggiran d’intorno i Vezzi e i Giochi, « E come ambrosia le Lusinghe scorrongli « Dalle fraghe del labbro. » Il Monti, nel Canto intitolato : La Bellezza dell’Universo, usa la parola Genio nel senso più generale : « Ferve d’alme sì grandi e non indarno « Il Genio redivivo.