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1. (1855) Della interpretazione de’ miti e simboli eterodossi per lo intendimento della mitologia pp. 3-62

La religione figlia ingegnosa del cielo dipartendosi dal trono di Dio, ed appresa dall’uomo dal solo intuito, o, per meglio dire, dalla semplice apprensione dell’ Ente, non può nascere che dal vero perfetto e non mai dall’errore. […] A canto a lui facevano distendere le ali d’un’aquila, con cui volevano dare un’immagine dell’etere emanante dal suo seno, come dal suo centro. […] La vogliono nata dal capo di Giove, fendendonelo Vulcano : intendevasi con questo le scienze, le lettere ed ogni altra disciplina non essere un ritrovato dell’uomo, ma nate dal cervello di Giove, ossia dal fonte inesausto della sapienza divina. […] Come del pari si disse di Bellorofonte di aver morta la chimera dalla coda di serpe, dal petto di capra, indice della terra selvosa, e dal capo di leone sbuffante fiamme. […] Ercole trionfa di un cane spaventoso dalla coda di serpente, e dal capo di ceraste — risponde al passar del sole nei Gemini, indicato dal tramonto del cane Frocione.

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