È per questo che al concetto dell’ Ente sottentò quello degli esistenti, e gli esistenti furono deificati, e soprattutto coloro, cui la utilità pubblica andò debitrice di singolari servigii, di ritrovati necessarii alla vita, di conquiste, di vittorie, di trionfi, a cui tengono dietro la gloria e lo splendore delle genti, di fondazioni di città, di conduzioni di colonie, onde nascono le aggregazioni degli uomini, il culto civile, le dovizie dell’agricoltura, del commercio, lo splendore delle scienze e delle lettere, le scoperte di terre e di oceani remoti e sconosciuti, chiamandovi il traffico, quando l’ebbero disgombrati dalla orridezza di natura, che li circondava, e tutelati da mostri, che vi avevano disteso antico impero. […] Marte — Dio della guerra nacque in mente de’poeti greci come un carattere eroico, per indicare coloro, che con le armi avevano fatto prodigii di valore.