Mida, re di Frigia, ritrovò i modi Frigii, o sia il suono di quella cornamusa (tibia), sulla quale i Coribanti cantavano le loro sacre canzoni, e ch’era ricurva ed aveva aggiunto un corno che ne accresceva l’acuto e stridulo suono. […] E qui fu che per colpa del suo ingegno avendo offeso quel principe, fu da lui nel laberinto che aveva egli stesso mirabilmente costrutto, incarcerato. […] Sul monte Aventino la Luna aveva un tempio che Rufo pone nel duodecimo rione della città (2).