Non altrimenti era per accadere anche a Giove, se Cibele, sua madre, artifiziosamente nol avesse serbato in vita. […] Cibele lo avea poi stabilito preside a’ suoi sacrifizj, a patto però che avesse doveto sempre viversene casto. […] Il Nume promise di soddisfarla, qualora la giovine non avesse gustato alcun cibo nel Regno di Plutone. […] Dicesi che avesse anche corna e testa dello stesso animale. […] Nè sarebbe da maravigliarsi, che ciò avesse potuto essere la causa del di lui castigo.