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5. (1880) Lezioni di mitologia

Nettuno ebbe da Anfitrite Tritone; Venere generò da Marte lo Spavento, il Timore, eterni compagni di questo dio, ed Armonia la bella. […] Doveva ardere il mirto a Venere, il frassino a Marte, ad Ercole il pioppo, e così a tutti gli altri Dei quegli alberi, dei quali cara era loro la tutela. […] Altro non fu la Giunone di Tespi, la Diana d’Icaro: colonne erano il Giove Milichio a Sidone, la Diana Patroa, la Venere di Pafo. […] Vi si ammirava Venere, che appena nata dal mare era accolta dall’Amore, e la dea della Persuasione oftVivalo una corona. […] Sdegnato il figlio di Venere volò sul Parnaso, e due dardi di diversa opera tolse dalla faretra.

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