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2. (1874) La mitologia greca e romana. Volume II « Parte III. Semidei, indigeti ed eroi — XLVI. Giasone e Medea » pp. 342-489

Dovè combattere per Deianira col Dio del fiume Acheloo, il più gran fiume della Grecia, e perciò da Omero chiamato il re dei fiumi. […] Anche Omero, come abbiam veduto, lo dice soltanto il più opulento di ogni altro re. […] Omero dice che fu uno stratagemma, Virgilio un’insidia e Dante un aguato. […] Questa aveva un figlio chiamato Astianatte, bambin leggiadro come stella, dice Omero, unica speranza della madre, unico rampollo di quell’eroe. […] Anzi è qui da notarsi una gran diversità di opinione fra Omero e Dante rispetto alla stima da aversi dell’indole e delle imprese di Ulisse non meno che di Achille.

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