Di quel, candido foco ardono i petti, Pronti al perdono, al beneficio, e pronti A consolare i miseri col pianto. […] Di che offesa la Dea gli scaraventò in faccia il resto della pappa ; e lo converse in tarantola. […] Di rado nel pennecchio di Cloto si vedeva apparire qualche filo di seta o d’oro, simbolo della felicità che pochi mortali sanno procacciarsi. […] Di consueto ha in capo l’elmo con sopra una civetta ; in una mano l’asta, nell’altra la scudo, e l’egida sul petto. […] Non leggerezza femminile, o vano Di gloria amore, a ciò mi han tratto : il vuole Invincibil ragione.