Che bell’effetto e che forza aggiungono all’ espressione del poeta i due nomi Marte e Amor ! […] Quel lauro onor de’ forti e de’ poeti, Quella canna che fischia, e quella scorza Che ne’ boschi Sabei lagrime suda ; Nella sacra di Pindo alta favella Ebbero un giorno e sentimento e vita. […] Essa medesma, tua nemica in vista, Ma in segreto congiunta, a sè t’invita : Che non osando timida ai profani Tutta nuda mostrarsi, il trasparente Mistico vel di tue figure implora, Onde mezzo nascosa e mezzo aperta, Come rosa che al raggio mattutino Vereconda si schiude, in più desío Pungere i cuori ed allettar le menti.