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3. (1874) La mitologia greca e romana. Volume I « Parte I. Delle divinità superiori o di prim’ ordine — XVIII. Apollo considerato come Dio della Poesia e della Musica e maestro delle nove Muse » pp. 104-114

Apollo è dunque il simbolo del poetico ingegno, che non si compra coll’oro, nè si usurpa colle brighe e colle consorterie, ma è gratisdato dalla natura e perfezionato dall’arte. E perciò Dante, poeta e filosofo, invoca non solo Apollo e le Muse, ma altresì l’alto ingegno che lo aiuti122. […] Apollo però non fu sempre felice. […] Aggiunsero i poeti che Apollo sdegnato con Giove, e non potendo vendicarsi contro di esso, perchè era suo padre e più potente, uccise i Ciclopi che fabbricavano i fulmini. […] Ma i mitologi vi aggiungono che i parenti dell’estinto, dando la colpa della morte di esso ad Apollo, e perciò perseguitandolo, lo costrinsero a fuggire da quel soggiorno.

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